Lessico


Zenodoto di Efeso

Grammatico greco (sec. IV-III aC), primo direttore della biblioteca di Alessandria d'Egitto. Classificò gli antichi poeti epici e lirici e curò fra l'altro l'edizione dell'Iliade e dell'Odissea, dividendo per la prima volta i due poemi in 24 libri.

Efeso - Antica città della Ionia in Asia Minore, situata alla foce del fiume Caistro (odierno Küçük Menderes) nel Mar Egeo, le cui rovine si trovano presso Selçuk (Turchia). Fondata nell'XI secolo aC dagli ioni, divenuta ben presto molto prospera, fu conquistata da Creso, re della Lidia, intorno alla metà del VI secolo e, in seguito alla sconfitta del sovrano da parte di Ciro il Grande, passò sotto la Persia. Nonostante fosse soggetta all'influenza di Atene, durante la guerra del Peloponneso (431-404 aC) si alleò con Sparta. Alessandro Magno vi ripristinò il regime democratico; dopo la sua morte, la città passò sotto Lisimaco, re della Tracia, che la ribattezzò Arsinoe, poi sotto i re di Pergamo e, dal 133 aC, sotto Roma. Durante l'età ellenistica conobbe un periodo di grande fioritura. In seguito divenne un importante centro di diffusione del cristianesimo (qui vissero san Paolo e san Giovanni) e nel 431 dC fu la sede del terzo concilio ecumenico. Saccheggiata dai Goti nel 263, si risollevò nei secoli successivi. Nel VII secolo fu conquistata dagli arabi.

Biblioteca di Alessandria

Biblioteca dell'antichità presso la quale era conservata la più vasta collezione di libri del mondo antico. Fondata da Tolomeo I Sotere, sovrano d'Egitto, nella città di Alessandria, fu ampliata dal figlio Tolomeo II Filadelfo agli inizi del III secolo aC. Ambizione del progetto era radunare qui tutte le opere scritte dall’umanità sino ad allora. La cura della biblioteca fu affidata a importanti letterati, tra i quali Zenodoto di Efeso, che ne fu il primo direttore; il poeta Callimaco, che produsse il primo catalogo generale; Aristofane di Bisanzio (257-180 ca. aC) e Aristarco di Samotracia (217-145 ca. aC), filologi e grammatici greci.

Sotto Tolomeo II la biblioteca di Alessandria conteneva presumibilmente 500.000 volumi o pergamene, mentre il Serapeion - il tempio dedicato al dio Serapide, nato dalla fusione di Osiride e Api - ne ospitava circa 43.000. Dall’immenso patrimonio di testi in lingua originale furono ricavate copie che vennero poi diffuse nelle biblioteche di tutto il mondo antico; la biblioteca intraprese infatti un importante lavoro di diffusione e traduzione degli stessi. Accanto alla ricca collezione di opere, l’antica biblioteca comprendeva un osservatorio astronomico, un giardino zoologico e botanico e diverse sale da riunione.

La biblioteca di Alessandria venne parzialmente o interamente distrutta più volte: nel 47 aC, durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, un incendio divorò il porto cittadino e si estese anche ad alcuni depositi della biblioteca, distruggendo circa 40.000 volumi. Secondo la leggenda, la biblioteca subì altri tre incendi che la devastarono definitivamente: nel 272 dC per ordine dell'imperatore Aureliano, nel 391 dall'imperatore Teodosio e nel 640 dai musulmani guidati dal califfo Omar I.

Tra il 1988 e il 2002 sul sito dell'antica biblioteca è stata eretta, grazie all'azione congiunta dell'UNESCO e del governo egiziano, la nuova Bibliotheca Alexandrina. L'avveniristico edificio, che ha la forma di un lungo cilindro tagliato obliquamente, si sviluppa su undici piani e copre un'area di circa 80.000 m². In grado di ospitare fino a 8.000.000 di volumi, la nuova biblioteca di Alessandria include sale di lettura, un istituto per il restauro di libri antichi, una biblioteca per l'infanzia, una scuola d’informatica, sale per riunioni e congressi. Sulle mura esterne di granito sono incisi i caratteri che rappresentano tutti gli alfabeti del mondo.