Vol. 1° -  X.3.5.

Il foro occipitale e altri tratti caratteristici

È difficile concludere definitivamente che queste 3 razze giganti abbiano un loro specifico antenato se non si dispone di fossili.

Un importante dato di anatomia comparata lo dobbiamo a Darwin che nel 1868 pubblicò The Variations of Animals and Plants under Domestication. Egli studiò il foro occipitale della Cocincina, nella quale l’apertura ha forma triangolare con asse maggiore sagittale, mentre nel Bankiva l’asse maggiore è quello trasverso e l’apertura è quasi circolare.

Sfortunatamente Darwin non ha potuto studiare i crani dei primi esemplari di Langshan giunti in Europa: sono del tutto simili a quello della Cocincina.

Fig. X. 9 - Foro occipitale di pollo descritto da Darwin
A sinistra quello di Cocincina, a destra quello del Gallo Rosso della giungla.

Darwin esaminò 53 crani di razze differenti, tra i quali ce n’erano 3 di Bankiva:

«In una Bantam nera [forse la Nana di Giava ] il cranio non è così globoso [come nella Sebright] e il foro occipitale è molto ampio, e ha quasi la stessa forma sub-triangolare che adesso descriverò nei soggetti Cochin. [...] Di Cochin e Brahma (la seconda è una razza d’incrocio che si avvicina parecchio alla Cochin) ho esaminato sette crani [...] Ma il carattere maggiormente degno di nota è la forma del foro occipitale: in G. bankiva la larghezza, considerata su un piano orizzontale, eccede l’altezza, e la forma è quasi circolare; mentre nelle Cochin la forma è quasi triangolare e la linea verticale eccede in lunghezza quella orizzontale. Questa stessa forma del tutto simile è presente nella Bantam nera appena citata, e qualcosa che si avvicina a ciò può essere osservato in alcune Dorking e, in lieve grado, in certe altre razze.»

Anche Hutt, come Plant, è fautore dell’origine polifiletica, poiché esistono evidenti differenze fra i polli di tipo mediterraneo e quelli di tipo asiatico. Gli Asiatici differiscono dai Mediterranei per avere ali corte, scarsa capacità al volo, mole grande, coda larga che tende ad essere portata bassa, un temperamento piuttosto impassibile. Le loro uova hanno guscio marrone, mentre quelle dei Mediterranei sono bianche. Queste caratteristiche degli Asiatici sono assenti nel Bankiva, nel Lafayettei e nel Sonnerati.

Ghigi nel 1922 ha affermato che molti Asiatici non potrebbero sopravvivere in natura e che essi si sono conservati perché addomesticati, mentre il loro antenato selvatico finì per estinguersi non essendosi adattato all’ambiente naturale. Non si sa se il Cocincina odierno conservi le caratteristiche di qualche suo antenato estinto oppure se sia dotato di variazioni estreme frutto di una selezione artificiale che ha preso l’avvio dal Gallo Rosso della giungla. Una cosa è certa tuttavia: sia il Cocincina che qualsiasi antenato a lui somigliante non avrebbe molte probabilità di sopravvivere in natura, come è accaduto al Dodo.

In seno agli uccelli si accetta la suddivisione in famiglie e sottofamiglie anche se le differenze distintive sono talora minime. Quando si giunge al genere Gallus, pur essendo i soggetti tra loro differenti come lo sono il gesso e il formaggio, non si adotta lo stesso criterio. Gli Asiatici possono essere considerati i discendenti di una specie distinta, Gallus pluma cruris, gallo dai tarsi impiumati. Sono parole di Plant.

I discendenti del Gallus giganteus e del Gallus pluma cruris hanno alcuni tratti in comune - come le dimensioni e le ali corte - e ambedue le specie possono essere classificate corritrici e non volatrici. La risposta definitiva sulla loro origine può scaturire solo dalla collaborazione fra paleontologi, archeologi e antropologi attraverso ritrovamenti in Cina e nel Sudest Asiatico.

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