Lessico
Marcello Malpighi
Marcello Malpighi (Crevalcore, Bologna 1628 - Roma 1694), anatomista italiano, le cui scoperte nel campo dell'anatomia microscopica aprirono la strada alla fisiologia e all'istologia moderne. Sostenitore del metodo sperimentale contro i difensori delle teorie galeniche, fu tra i maggiori innovatori degli studi di medicina nel sec. XVII. Laureatosi in medicina e filosofia all'Università di Bologna (1653), fu successivamente lettore di medicina teorica all'Università di Pisa. Qui fece le prime osservazioni al microscopio che gli fecero assumere un atteggiamento critico nei confronti delle teorie fisiologiche e mediche dell'epoca. Nel 1659 ritornò a Bologna, dove compì una delle sue scoperte più importanti, descrivendo le connessioni capillari tra vene e arterie nei polmoni e comprendendo il funzionamento della circolazione del sangue. Nel 1691 fu nominato medico personale di papa Innocenzo XII.
Tra gli altri contributi di Malpighi si ricordano le osservazioni delle componenti microscopiche di fegato, cervello, reni, milza, ossa. Tra le strutture che portano il suo nome vi sono lo strato malpighiano, che si trova nell'epidermide, i corpuscoli di Malpighi, localizzati nella milza, e infine i glomeruli e le piramidi di Malpighi, caratteristici entrambi dei reni. Fu il primo a scoprire la presenza dei globuli rossi nel sangue, intuendo che essi ne determinano il colore, e a identificare le papille gustative. Fece ricerche embriologiche sullo sviluppo del pulcino e del baco da seta, nonché analisi al microscopio della struttura delle piante. Per i limiti delle conoscenze dell'epoca Malpighi non comprese l'importanza funzionale della struttura microscopica degli organi; pur tuttavia le sue scoperte aprirono la strada alla teoria cellulare e all'istologia. Linneo gli dedicò il genere Malpighia.
Marcello Malpighi
Marcello Malpighi (Crevalcore, 10 marzo 1628 – Roma, 29 novembre 1694) è stato un medico, anatomista e fisiologo italiano. Marcello Malpighi nacque a Crevalcore, 31 km a NNW da Bologna, il 10 marzo 1628. Nel gennaio del 1646 s'iscrisse allo Studium di Bologna. Il giovane Malpighi non sembra aver mostrato una precoce vocazione per gli studi. La sua vita spensierata si spezzò quando nel 1649 morirono entrambi i genitori e il nonno paterno. Da primogenito Malpighi doveva occuparsi dei suoi 8 fratelli; decise così di diventare medico. Si appassionò all'anatomia e frequentò il "Coro anatomico", un'accademia fondata da Bartolomeo Massari che si era dedicata alla dissezione di animali e, se disponibili, di cadaveri umani.
In quegli anni, però, lo Studium di Bologna era entrato in un'età grigia e nella medicina bolognese, nonostante la tradizione anatomica risalente a Mondino dei Liuzzi e Giulio Cesare Aranzio, l'autorità antica di Galeno era tuttora saldamente ancorata. Le attività del Coro provocarono l'animosità di quasi l'intero corpo accademico. Avversari particolarmente accaniti furono Paolo Mini e Ovidio Montalbani. Il primo proclamò che lo studio degli antichi scritti di Galeno rendeva inutile qualsiasi dissezione, il secondo fece valere la sua autorità per introdurre nell'esame di dottorato una severa prova di fede alla medicina galenica.
Malpighi si sentì particolarmente perseguitato, probabilmente perché uno degli antagonisti, Tommaso Sbaraglia, era legato alla famiglia dei Malpighi da un vecchio e profondo odio nutrito da dissidi su un pezzo di terreno di confine tra le proprietà delle due famiglie. Così nel 1656, tre anni dopo la laurea in "medicina e filosofia" e un anno dopo la morte del suo maestro (e cognato) Massari, Malpighi accettò l'invito dell'arciduca Leopoldo di Toscana di insegnare presso l'Università di Pisa. Qui divenne membro dell'Accademia del Cimento fondata nel 1657, la quale, riunendo molti illustri studiosi, si proponeva come erede della scienza galileiana in Italia. Una particolare amicizia lo legava al matematico Giovanni Alfonso Borelli, che lo introdusse alla iatromeccanica. Questo nuovo indirizzo cercava di applicare la filosofia meccanica di Cartesio - alias René Descartes - ai corpi viventi e di considerare, quindi, gli animali, complessi ingegni meccanici. Nell'ambito dell'Accademia, Malpighi conobbe anche un nuovo strumento che doveva accompagnarlo per il resto della vita: il microscopio.
Uno dei primi microscopi del XVII
secolo
magari del tipo usato da Malpighi
Ritornato nel 1659 a Bologna per intercedere per suo fratello Bartolomeo, condannato a morte per aver ucciso durante una rissa il primogenito degli Sbaraglia, Tommaso, Malpighi vi rimase, coprendo la cattedra di Medicina teorica e facendo le sue prime importanti osservazioni microscopiche. In una serie di lettere dirette a Borelli, Malpighi descrisse la struttura fine dei polmoni. Nella medicina galenica i polmoni erano considerati costituiti da sangue coagulato. Malpighi non si mostrò solo seguace della filosofia meccanica e maestro di microscopia ma riuscì anche a penetrare con vari artifizi anatomici all'interno delle strutture e a svelare il sottile meccanismo del loro funzionamento.
Tavola
di
De pulmonibus observationes anatomicae - 1661
Con la descrizione degli alveoli Malpighi gettò le basi per una teoria della respirazione e fornì un dato fondamentale alla nascente medicina moderna: nella sua famosa opera De motu cordis (1628), William Harvey aveva portato prove decisive contro il sistema galenico che vedeva il sangue prodotto nel fegato e poi consumato dalle parti del corpo. Al sistema harveiano della circolazione del sangue mancava tuttavia la dimostrazione che era effettivamente "chiuso". Malpighi rivelò che nei polmoni arterie e vene erano collegate da una finissima rete capillare.
Le tensioni all'interno del corpo docente bolognese non si erano placate, e Borelli convinse Malpighi che era meglio lasciare la città e trasferirsi a Messina dove lui gli aveva procurato un posto molto ben remunerato all'università. A Messina Malpighi proseguì la sua immane opera intesa a rivelare la struttura microscopica degli organi degli esseri viventi. Nel 1665 pubblicò i tre opuscoli: De lingua, De cerebro e De externo tactus organo, incentrate sul senso del gusto, sul funzionamento del cervello e sul senso del tatto. Un altro clamoroso successo per la iatromeccanica avvenne l'anno successivo quando uscì De viscerum structura, nel quale Malpighi mise in evidenza il complesso sistema di follicoli, tubuli e vasellini dei reni e sviluppò un nuovo modello del processo della secrezione. Ma anche a Messina Malpighi non resistette a lungo e nel 1666 fece ritorno nella sua amata Bologna ottenendo l'insegnamento di Medicina pratica e diventando un medico richiesto e, per conseguenza, persona benestante.
Gli anni a seguire furono di particolare importanza per la vita di Marcello Malpighi perché videro la rottura dell'amicizia con Borelli e l'inizio della collaborazione con la Royal Society di Londra, che dal 1669 in poi pubblicherà tutte le sue opere. Entrambi gli eventi rafforzarono l'autonomia scientifica di Malpighi che, pur rimanendo sempre fedele alla microscopia e alla iatromeccanica, estese ulteriormente il suo campo di ricerca: agli insetti (De bombyce, 1669), all'embriologia (De formatione pulli in ovo e Appendix de ovo incubato 1672) e alle piante (Anatomes plantarum, 1675/1679), aprendo per ognuno di essi nuove strade. Solo davanti ai minerali si diede per vinto.
Nel 1686 la Royal Society pubblicò l'Opera omnia di Malpighi, ma nonostante la sua crescente fama a livello internazionale, l'opposizione bolognese non si attenuò. Il valore dei lavori di Malpighi venne messo in dubbio e ridicolizzato dal botanico Giovanni Battista Trionfetti, dall'arcidiacono Anton Felice Marsili e dagli eterni nemici Paolo Mini e Giovanni Girolamo Sbaraglia. Per di più, un incendio, che nel 1683 distrusse la sua casa di città insieme a tutti i suoi strumenti e manoscritti, e i crescenti problemi di salute contribuirono a offuscare la sua vita. Nel 1688 Malpighi raccontò in una lettera i dettagli di una violenta incursione da parte di Sbaraglia che semidistrusse con alcuni suoi studenti la sua villa a Corticella, alle porte di Bologna. Molto probabilmente, però, non si trattava di un fatto realmente accaduto ma di un racconto allegorico, nel quale Malpighi aveva trasformato le vessazioni verbali subite nel De recentiorum medicorum studio dissertatio epistolari ad amicum. In questo libello l'autore anonimo, probabilmente Sbaraglia, attaccò Malpighi e mise in dubbio l'utilità della scienza e della microscopia per l'arte medica.
Nel 1691 Pietro Antonio Pignatelli, cardinale legato di Bologna, venne eletto papa Innocenzo XII. Egli volle avere l'amico bolognese Malpighi come archiatra a Roma. Malpighi non riuscì a lungo a sottrarsi a tale richiesta. Fu nominato "cameriere segreto partecipante", titolo che equivalse allo status clericale di monsignore, e fu accolto a Roma con i massimi onori. Nonostante ciò, Malpighi visse il trasferimento forzato con amarezza e tristezza. Tre anni più tardi, il 19 novembre 1694, morì dopo un attacco apoplettico. Tre anni dopo apparve la sua Opera posthuma.
Marcello Malpighi (March 10, 1628 - November 29, 1694) was an Italian doctor, who gave his name to several physiological features. Malpighi was born in Crevalcore (Cavalcuore in old Italian), Italy, raised on the farm his parents owned and entered the University of Bologna at the age of 17. Malpighi began to study Aristotelian philosophy. When his father, mother and paternal grandfather died, he had to abandon his studies for more than two years to settle family affairs. He returned to university after two years, and became a doctor of medicine in 1653. The next year he married Francesca Massari, younger sister of his anatomy professor. She died a year later. In 1656 Malpighi received a chair of medical practice in the university, three years after he had applied for it, and later the same year University of Pisa created a chair of theoretical medicine for him. He stayed in Pisa for three years and then returned to Bologna. In 1661 he was called to University of Messina where he stayed for four years. Most of Malpighi's research results were published as articles in the journal of the Royal Society of England. His first article appeared there in 1661 and was about anatomy of a lung of a frog during which he had discovered capillaries. In 1667 Henry Oldenburg invited Malpighi to correspond with the Royal Society regularly and he became a fellow the next year, the first such recognition given to an Italian.
Malpighi used the microscope for studies on skin, kidney, and for the first interspecies comparison of the liver. He greatly extended the science of embryology. The use of microscopes enabled him to describe the development of the chick in its egg, and discovered that insects (particularly, the silk worm) do not use lungs to breathe, but small holes in their skin called tracheae. Later he falsely concluded that plants had similar tubules. However, he observed that when a ringlike portion of bark was removed on a trunk a swelling of the tissues would occur above the ring. He correctly interpreted this as growth stimulated by food coming down from the leaves, and being blocked above the ring. He was the first to see capillaries and discovered the link between arteries and veins that had eluded William Harvey.
Malpighi is regarded as the founder of microscopic anatomy and the first histologist. Many microscopic anatomical structures are named after him, including a skin layer (Malpighi layer) and two different Malpighian corpuscles in the kidneys and the spleen, as well as the Malpighian tubules in the excretory system of insects. He also studied chick embryo development with detailed drawings and discovered taste buds of human tongue. Some of his studies he made by vivisection. He also studied the anatomy of a brain and concluded that this organ is a gland. In terms of modern endocrinology this deduction is correct because neurotransmitter substances represent paracrine hormones, and the hypothalamus of the brain has long been recognized for its hormone-secreting capacity. He was also among the first to study human fingerprints.
His treatise 'De polypo cordis' (1666) was important towards understanding how blood clots and its composition. He may have been the first person to see red blood cells under a microscope. He described how the form of a blood clot differed in the right vs. the left sides of the heart. In addition to his anatomical studies, he was one of the rare contemporary scholars who studied plants; he published his findings in a book Anatomia Plantarum in 1671. It was the most exhaustive study of botany at the time. The Royal Society published it the next year. The great Swedish botanist Linnaeus named the genus Malpighia in honor of Malpighi's work on plants; Malpighia is the type genus for the Malpighiaceae, a family of tropical and subtropical flowering plants. After the dissection of a black male, Malpighi made some ground-breaking headway into the discovery of the origin of black skin. Malpighi found that the black pigment was caused by a layer of mucus just beneath the skin.
In 1691 Pope Innocent XII invited him to Rome as Papal physician. He taught medicine in the Papal Medical School and wrote a long treatise about his studies which he donated to the Royal Society of London. Marcello Malpighi died of apoplexy in Rome on November 29, 1694. The Royal Society published his studies in 1686.
Malpighi's tomb in Bologna
The body of Malpighi is buried in the church of the Santi Gregorio e Siro, in Bologna, where nowadays can be seen a marble monument to the scientist with an inscription in Latin remembering - among other things - his "SUMMUM INGENIUM / INTEGERRIMAM VITAM / FORTEM STRENUAMQUE MENTEM / AUDACEM SALUTARIS ARTIS AMOREM" (great genius, honest life, strong and tough mind, daring love for the medical art).
Marcello Malpighi (* 10 mars 1628 à Crevalcore, dans les environs de Bologne ; † 29 novembre 1694 à Rome) est le père de l'anatomie microscopique ou histologie. Son nom est aujourd'hui attaché à des dizaines de structures dans le corps humain et chez les insectes. Malpighi naît l'année même où William Harvey publie ses découvertes sur la circulation sanguine. Harvey restera toute sa vie le modèle que celui-ci cherchera à atteindre. Après des études à l'université de Bologne, il devient professeur titulaire de la chaire de médecine théorique à Pise en 1656. Il n'y restera que trois ans, sa santé précaire le poussant à rentrer à Bologne parmi les siens. Le 4 mars 1669, Malpighi devient membre de la Royal Society de Londres. Après être devenu médecin du pape Innocent XII en 1691, il meurt d'apoplexie le 29 novembre 1694 à Rome.
Les travaux de Harvey, s'ils étaient révolutionnaires, restaient incomplets. Si Harvey avait compris le mécanisme général de la circulation sanguine, il n'avait pu trouver comment le sang passait des artères aux veines. En utilisant le microscope et en axant ses recherches sur le poumon, Malpighi découvre les capillaires en 1661, qu'il décrit dans De pulmonibus observationes anatomicae (observations anatomiques des poumons), bouclant ainsi le système de Harvey. Ce livre est considéré comme l'ouvrage fondateur de la médecine moderne. En plus de ses découvertes, Malpighi imaginera le schéma type des articles scientifiques tel qu'utilisé aujourd'hui. Il décrira notamment ses méthodes expérimentales afin que les autres médecins puissent vérifier et confirmer (ou infirmer) ses découvertes. Cette possibilité de critique est l'un des piliers de la science moderne.
Ces travaux, à l'encontre du dogme galénique lui attireront l'hostilité de la communauté scientifique de l'époque. Il sera obligé de s'exiler à Messine en Sicile en 1662. Là, il décrira des structures variées tels que la structure du cerveau, les globules rouges, la peau, les reins et de nombreuses autres structures encore attachées aujourd'hui à son nom. Il abordera également l'entomologie et l'embryologie. En embryologie, notamment, il est à l'origine de la théorie de la préformation qui énonçait que l'ovule contenait en entier l'être vivant en miniature.
Malpighi fait paraître en 1671 un travail intitulé Anatome plantarum sur l'anatomie cellulaire des végétaux. Il montre que le tissu cellulaire est constitué de vésicules de forme variable qu'il nomme utricules. En comparant les tissus de divers végétaux, il voit que les utricules sont soudées entre elles par une substance qu'il nomme cystoblastème. Malgré tout, les illustrations de Malpighi sont souvent difficiles à interpréter. Il étudie également l'embryologie des végétaux. Bien que ses observations soient très poussées, il est manifeste qu'il n'a encore qu'une idée assez imprécise du sexe des végétaux. Malpighi décrit enfin le bourgeon comme une structure contenant tous les éléments de la future feuille, fleur ou branche. Ces travaux font de Malpighi le père de l'anatomie végétale. Carl von Linné (1707-1778) lui a dédié le genre Malpighia, type de la famille des Malpighiacées et de l'ordre des Malpighiales, introduit par la classification phylogénétique.
Malpighia is a genus of about 45 species of shrubs or small trees in the family Malpighiaceae, native to the Caribbean, Central America, and northern South America. The species grow to 1-6 m tall, with a dense, often thorny crown. The leaves are evergreen, simple, 0.5-15 cm long, with an entire or serrated margin. The flowers are solitary or in umbels of two to several together, each flower 1-2 cm diameter, with five white, pink, red, or purple petals. The fruit is a red, orange or purple drupe, containing 2-3 hard seeds. It is sweet and juicy, and very rich in vitamin C.
Malpighia glabra
Acerola (Malpighia glabra) or Acerolla, also known as Barbados cherry or wild crapemyrtle, is a tropical fruit-bearing shrub or small tree in the family Malpighiaceae. It ranges from southern Texas south through Mexico and the Caribbean to Peru and Bahia in Brazil. It is also cultivated in India. It grows to 3 m tall, with a dense, thorny crown. The leaves are evergreen, simple ovate-lanceolate, 5-10 cm long, with an entire margin. The flowers are produced in umbels of 2-5 together, each flower 1-1.5 cm diameter, with five pink or red petals. The fruit is bright red, 1.5-2 cm diameter, containing 2-3 hard seeds. It is juicy, often as much sour as sweet in flavor, and very high in vitamin C and other nutrients.
The fruit is edible and widely consumed in the species' native area, and is cultivated elsewhere for its high vitamin C content. In the 1950s, a manufacturer of baby food decided that apple juice was milder for infants than orange juice. The company claimed that a drop of acerola juice in an 8 oz. can of apple juice provided the amount of vitamin C of an equal amount of orange juice. A detailed nutrition facts analysis shows Acerola juice does contain 32 times the amount of vitamin C in orange juice (over 3000% as much), supporting the claim. A comparative analysis of antioxidant potency among a variety of frozen juice pulps was carried out, and included the acerola fruit. Among the eleven fruits' pulps tested, acerola was the highest scoring domestic fruit, meaning it had the most anti-oxidant potency, with a TEAC (Trolox equivalent antioxidant activity) score of 53.2 mmol g.
In Puerto Rico, the acerola is so prized that custom officials exercise considerable precaution to prevent exporting of acerola cuttings. In July 2008, Absolut Vodka announced its second product in a limited-edition series, Absolut Los Angeles, with acerola used as one of a combination of four flavors for the spirit. Açai, pomegranate and blueberry are also used. Acerola flavour is also used in Tic Tac dragées. For many years, Acerola has been a popular bonsai subject. The best acerola bonsai have been cultivated in Taiwan, where it has become a very common plant in bonsai circles.
Le genre Malpighia est un genre de plantes de la famille des Malpighiacées qui compte environ 10 espèces répandues principalement en Amérique centrale et Amérique du Sud. Parmi elles, on peut citer l'acérola (Malpighia glabra) un petit arbre au port buissonnant cultivé pour ses fruits comestibles appelées "cerises de la Barbade" et qui sont très riches en vitamine C. C'est Carl von Linné qui a donné le nom de Marcello Malpighi à ce genre afin d'honorer ce grand biologiste du XVIIe siècle.
Acérola
L’acérola (Malpighia punicifolia L., synonyme de Malpighia glabra L.) est un arbre dont le fruit est appelé cerise des Barbades ou cerise des Antilles car ressemblant beaucoup à la cerise. Le nom "acérola" viendrait de l'arabe 'az-zou'roûr ou 'az-zucrur' et a été donné à la plante par les conquistadores espagnols. L’acérola est une source naturelle remarquable de vitamine C.
Arbuste de la famille des Malpighiaceae, l'acérola pousse spontanément dans les régions tropicales d'Amérique du Sud, notamment au Pérou et dans les forêts amazoniennes du Brésil et du Venezuela. Il est aussi présent aux Antilles où il est appelé cerisier-pays. Les feuilles sont opposés, ovales ou elliptiques et terminées par une pointe aiguë. Les fleurs, de couleur rouge vif, s'ouvrent trois fois par an. Elles sont groupées en inflorescences axillaires. Le fruit de l'acérola est comestible, de goût acidulé et agréable. Les fruits arrivent à maturité peu de temps après la floraison. Sensibles à la chaleur, leur conservation nécessite de grandes précautions.
Après le fruit du Terminalia ferdinandiana, le fruit de l'acérola est le fruit le plus riche en vitamine C (1000mg à 2000mg/100g) après le Camu: il en contient 20 à 30 fois plus que l'orange. Il est également riche en vitamine B6, en vitamine B1 et en vitamine A ainsi qu'en flavonoïdes et en minéraux (fer, calcium, phosphore, potassium et magnésium). Son intérêt comme source de vitamine C a retenu l'attention des scientifiques dès les années 1950. Toutefois, l'acérola n'est pas uniquement une source exceptionnelle de vitamine C, il contient également des concentrations élevées de phosphore et de calcium, de vitamines du groupe B (thiamine, riboflavine, piridoxine), ainsi que des facteurs antioxydants, notamment flavonoïdes et anthocyanines. Les extraits d’acérola de par leur richesse en vitamine C sont utilisés pour leur propriétés tonifiantes et anti-infectieuses. Leur richesse en minéraux apporte des propriétés reminéralisantes. Leur concentration élevée en flavonoïdes et anthocyanines donne des propriétés antioxydantes. Au Brésil, où l'arbre est cultivé, les fruits sont consommés sous forme de jus. Les Indiens de la forêt amazonienne l'utilisent contre les diarrhées et les troubles hépatiques. En médecine, le fruit de l'acérola est utilisé sous forme de poudre et est indiqué dans les asthénies fonctionnelles et pour faciliter la reprise de poids après un amaigrissement. D'une façon générale, il est prescrit lors des refroidissements et contre la fatigue.