Lessico
Orgia
Una
delle illustrazioni dell'opera di autore ignoto
“Gamiani, une nuit d'excès” (Bruxelles - 1833)
L'autore del testo sarebbe Alfred de Musset
e quello delle illustrazioni Achille Devéria (1800-1857).
In greco órgion è usato per lo più al plurale órgia e significa cerimonia iniziatica, culto segreto, rito misterico. In italiano per orgia si intende una cerimonia segreta e notturna in onore di Bacco o Dioniso, di Orfeo e di Cibele, in cui si raggiungeva uno stato di eccitazione intensa e di estasi, con comportamenti trasgressivi e talvolta licenziosi. Nelle orge dionisiache i partecipanti, detti orgiasti, in stato di ebbrezza, coronati di edera e con i capelli al vento, correvano nudi per le strade, al grido di evoè, squassando i tirsi (verghe cinte di edera e di pampini) e facendo un grande clamore.
Orgia
Sesso di gruppo di Édouard-Henri Avril (Algeri 1843/49 - Raincy 1928)
La parola orgia può avere molteplici significati. Quello più radicato nell'immaginario collettivo, consiste in una tipologia di "rapporto sessuale" che si può definire "di gruppo", ossia che si contraddistingue per la presenza di più di due persone, anche quando viene praticato da scambisti di coppia. Per orgia si può però intendere anche una cerimonia collettiva a base di altri elementi non necessariamente attinenti alla sfera sessuale, ad esempio da fattori quali l'esoterismo, la spiritualità e altro.
Nell'antichità sembra che le orge fossero, più che un evento per praticare sesso di gruppo, affari privati con tanto cibo e vino, specie nel periodo Romano. Le orge erano un atto comune; gli abitanti della stessa zona, ristrettamente alle categorie abbienti, erano soliti organizzare cene e feste durante le quali si attuava lo scambio di coppia sia eterosessuale che omosessuale e a volte si ricorreva ai servizi di prostitute.
Baccanali
Baccanale
col tino - 1470 ca.
incisione di Andrea Mantegna (Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506)
I baccanali erano antiche feste orgiastiche a sfondo propiziatorio del culto Orfeo-Dionisio. Il nome è di origine romana e deriva da rituali dedicati al dio Bacco, ma la sua origine è più antica, probabilmente risalente alla Magna Grecia, e vennero importati in Roma nel II secolo aC. Già all'epoca romana, ma probabilmente anche prima, da semplici feste orgiastiche erano diventate un vero e proprio rito propiziatorio degli dei, tipicamente in occasione della semina e delle messi.
Le Baccanti, anche dette Menadi, sono le sacerdotesse di Dionisio o Bacco; vengono spesso raffigurate semi-nude oppure vestite in modo succinto, mentre danzano eccitate da un furore conferito dalla divinità durante le cerimonie.
Le orge nel Buddismo Vajarayana
Riti orgiastici caratterizzati da erotismo, magia e stregoneria, erano propri di una forma di Buddismo denominato Buddhismo Tantrico o Vajarayana. Questa corrente del Buddismo esiste ancora e conta circa 4 milioni di seguaci, tra cui molti tibetani. Il Vajarayana predica che il corpo umano non è la sorgente dei dolori, bensì un mezzo per conquistare la morte, intesa come liberazione o avvicinamento al divino; per il raggiungimento di tale scopo propone degli elementi comunemente respinti dall’ascesi, cioè il sesso, l'amore, la voglia di godersi la vita, l'ebbrezza alcolica e altro.
Orgy from an illustration of Kama Sutra
An orgy (ὄργιον) was a secret cultic congregation at nighttime in Ancient Greek religion, overseen by an orgiophant (a teacher or revealer of secret rites). In modern parlance an orgy may refer to an event involving group sex. Greek ὄργιον is cognate with ἔργον "work, effect, [religious] service" (ultimately cognate to English work itself). The term was lent into English in the 16th century, via the Latinized orgia.
Since the 17th century, due to its connection with Dionysus and the Bacchanalia, the English term orgy could refer to "any licentious revelry", in particular group sex or promiscuity, but the term can also denote other acts which may not include sex. For example an "alcoholic orgy" is an event where people show no restraint in alcohol consumption. This is better known as binge drinking.
An órgion was a secret rite of the Greek Mystery religions, practiced in the worship of Demeter at Eleusis (mentioned in the Homeric Hymn to Demeter) or in worship of Dionysus (Herodotus 2.81), the Cabeiri, Demeter Achaia (Herodotus 2.51, 5.61), Orpheus, Eumolpus, or Cybele. The term could also refer to rites or sacrifices in general, the verb ὀργιάζω denoting ritual celebration.