Lessico


Zeus - Giove

Busto di Zeus esposto al Museo archeologico nazionale di Napoli

Padre degli dei e re dell’Olimpo. Era figlio di Crono e di Rea. Il padre, avendo saputo che un figlio lo avrebbe spodestato, come aveva fatto egli stesso con suo padre Urano, divorava i figli appena nati. Rea, vedendo i suoi bambini scomparire nel capace ventre del marito, decise di salvarne almeno uno: Zeus.

Diede da mangiare a Crono una pietra avvolta in fasce e portò il bambino appena nato nell’isola di Creta, dove lo affidò a due ninfe, Adrastea e Melissa, che lo allevarono, facendolo allattare dalla capra Amaltea. Per non insospettire Crono, le grida del neonato furono coperte dal frastuono dei tamburi e dei cembali dei Coribanti.

Zeus e Teti o Tetide – 1811
Aix-en-Provence - Musée Granet
Jean Auguste Dominique Ingres (Montauban 1780 - Parigi 1867)

Appena divenuto grande, Zeus si recò dal padre e lo costrinse a vomitare tutti i suoi fratelli: Poseidone, Ades, Demetra, Era e Hestia; quindi lo cacciò e ne prese il posto. Per sé tenne il cielo e la sua sede fu nell’Olimpo, a Poseidone diede il regno del mare e ad Ades il regno degli Inferi.

I Titani però non avevano accettato la sovranità di Zeus e si scatenò una guerra, combattuta in Tessaglia, che si concluse con la sconfitta dei Titani. Subentrò un periodo di pace, presto interrotto dalla ribellione dei Giganti, che tentarono di dare la scalata all’Olimpo.

Ma anche questa volta Zeus, con l’aiuto degli altri dei, ebbe la meglio: respinse il loro assalto, li precipitò e li seppellì sotto i vulcani. Sposò Era, sua sorella, ma ebbe anche molte altre mogli e moltissimi figli, fra cui Atena, che nacque dalla sua testa, Ebe, Efesto, Ermes, Artemide, Apollo, Eracle, le Muse, le Cariti ecc.

Zeus aveva come attributi la folgore e l’aquila, era venerato in tutta la Grecia e a Dodona - in Epiro, circa 20 km da Ioánnina - aveva un celebre oracolo.

A Roma fu adorato con il nome di Giove e il flamen dialis era il sacerdote addetto al suo culto. Divinità dei fenomeni atmosferici, aveva parecchi soprannomi, come Pluvius (Pluvio), Tonans (Tonante) ecc. A Iovi Optimo Maximo era dedicato sul Campidoglio il più grande tempio di Roma, presso il quale si recavano i generali nel giorno del trionfo per portarvi le spoglie dei nemici uccisi.

Zeus di Otricoli in provincia di Terni
copia di originale greco del sec. IV aC

Giove, il pianeta più grande del sistema solare,
ha un volume pari a 1400 volte quello della Terra.
Le bande colorate visibili in superficie
sono fasce di nubi gassose agitate da correnti e cicloni.
Ha 63 satelliti.