Lessico
Macedonia e Macedoni
La
Macedonia s'affacciava sull'Egeo settentrionale con la Penisola Calcidica, che
fu sede di numerose colonie greche e che fu controllata nel sec. V e nella
prima metà del IV aC da Olinto e dalla Confederazione Calcidese. Al centro,
in un'area fertile e pianeggiante, era situata la capitale Pella; sul mare
sorgeva Tessalonica (odierna Salonicco), fondata alla fine del sec. IV aC da
Cassandro,
che divenne in età romana la più importante città macedone.
I Greci
consideravano i Macedoni barbari, sottoposti alla dinastia degli Argeadi. Oggi
si crede che essi fossero del medesimo nucleo originario di tutte le altre
popolazioni greche, ma che se ne siano distaccati presto, dando origine a una
civiltà più arretrata e contaminata da elementi allogeni. Gli storici greci
(in particolare Erodoto
e Tucidide
) cominciano a parlare della Macedonia e dei suoi re dal sec. V aC,
ma solo con Filippo II
la regione ebbe parte importante nella storia greca. Fino ad allora la
Macedonia era stata divisa da lotte dinastiche, dal separatismo dei singoli
distretti, dalla pressione dei potenti vicini (in particolare gli Illiri
e i Traci), dalle interferenze delle grandi potenze greche (Atene, Sparta
e
Lega Tessala).
Con
Filippo II e poi con Alessandro Magno la Macedonia riuscì ad affermare la sua
egemonia su tutta la Grecia e si lanciò alla conquista di un impero ecumenico
nel quale però finì con l'essere inevitabilmente relegata al rango di
provincia, ritrovando solo in età ellenistica il proprio ruolo autonomo. Fu
retta dopo alterne vicende e fino alla conquista romana dalla forte dinastia
degli Antigonidi che mantenne sotto il suo controllo buona parte della Grecia
ed ebbe un ruolo di primo piano nella vita politica del mondo mediterraneo.
Dopo la
battaglia di Pidna (168 aC - vedi Paolo Emilio Lucio)
la Macedonia fu divisa dai Romani in quattro repubbliche autonome (aventi
ciascuna come centri principali Anfipoli, Pelagonia, Tessalonica, Pella); nel
146 fu ridotta a provincia. Ristretta da Augusto
nei suoi antichi confini, la Macedonia fu, salvo che per brevi periodi,
provincia senatoria.
Con il sec. III dC cominciò a subire gli attacchi gotici. Nell'ordinamento dioclezianeo fu divisa in due province (Macedonia Prima e Macedonia Seconda), affidate a un vicario della diocesi della Mesia. Soggetta a innumerevoli invasioni barbariche nei sec. III-XI, all'atto della spartizione dell'Impero bizantino dopo la conquista latina (1204), la Macedonia toccò a Bonifacio del Monferrato.
Riconquistata sullo scorcio del sec. XIII, cadde sotto la Serbia con Stefano IX (o Stefano Uros IV Dusan; 1308-1355) e poi, con tutta la Serbia, sotto l'Impero ottomano.
Nelle due guerre balcaniche (1912-13) – la prima di Grecia, Serbia e Bulgaria contro la Turchia e la seconda dei precedenti alleati fra loro – conclusesi con la vittoria della Grecia, questa si assicurò la maggior parte della regione macedone. Dopo la catastrofe micrasiatica, nella Macedonia greca si installarono circa 800.000 profughi dalla Turchia, rendendovi preponderante l'elemento ellenico.