Lessico
Ciro II il Grande
Sovrano
della dinastia persiana degli Achemenidi. Regnò tra il 558 e il 528 aC.
Figlio di Cambise I, vassallo dei Medi, poco dopo esser salito al trono di
Ansan, Ciro si ribellò (553) contro Astiage, lo sconfisse e conquistò
Ecbatana
(550) che divenne residenza regale.
Nel 549
ca. soggiogò il cugino Arsame, annettendosi il regno di Parsua, quindi,
attaccato il re Creso di Lidia
nel 547, ne sconfisse l'esercito a Pteria e lo
inseguì attraverso l'Asia Minore fino a Sardi. La caduta della capitale lida
e la conseguente conquista persiana di buona parte dell'Asia Minore (tranne le
colonie ioniche sulla costa) segnarono l'inizio di un nuovo periodo di
contatti fra Greci e Persiani.
Fra il 545
e il 539, dirigendo la sua azione contro le popolazioni dell'Iran orientale,
conquistò la Drangiana, l'Aracosia, la Sogdiana, la Corasmia, la Battriana ed
estese le frontiere orientali sino all'Oxus e allo Iaxarte.
Riprese poi le operazioni a occidente; nel 539 attaccò Nabonedo e conquistò Babilonia. Uno dei primi atti del suo regno fu l'editto che autorizzava gli Ebrei in esilio a ritornare in Palestina. Morì durante una nuova spedizione alle frontiere orientali.
Ciro permette agli Ebrei in esilio a Babilonia di tornare in patria - Flavius Josèphe, Les Antiquités judaïques, enluminure de Jean Fouquet, vers 1470-1475 - Paris, BnF, département des Manuscrits, Français 247, fol. 230v. (Livre XI)
Presto si
formò intorno alla figura di Ciro una serie di leggende, secondo le quali
egli, abbandonato per ordine del nonno Astiage, sarebbe stato allevato da un
pastore. Il nome della moglie del pastore, Spako, che secondo Erodoto
significa in medo “cane”, richiama il mito di Romolo e Remo allevati dalla
lupa.
Fondatore dell'Impero persiano, Ciro pose le basi del suo sviluppo politico e culturale. A lui si deve la costruzione di Pasargade, scelta come nuova capitale del regno ed edificata secondo moduli architettonici ispirati a una fastosa monumentalità e divenuti poi tradizionali dell'arte persiana. Un rilievo frammentario su un pilastro della porta della città, raffigurante un genio alato e recante l'iscrizione «Io, Ciro, il Re, l'Achemenide (ho fatto questo)», è tutto quello che rimane della produzione scultorea dell'epoca del regno di Ciro.
Tomba di Ciro II a Pasargade - Pasargade
è un'antica città dell'Iran, circa 50 km a NE di Persepoli, fondata intorno
alla metà del sec. VI aC da Ciro nel luogo della sua vittoria sui Medi. Prese
il nome della tribù dei Pasargadi alla quale appartenevano gli Achemenidi, la
famiglia cioè di Ciro e di Dario.
Pasargade fu la capitale di Ciro, che vi costruì il suo palazzo e la sua
tomba , e rimase, dopo il trasferimento della capitale a Persepoli, la città
dove avveniva la cerimonia dell'investitura dei re persiani. Il palazzo
comprendeva un ingresso, una grande sala delle udienze (apadana) e una per i
banchetti, cioè tutti gli elementi necessari alla vita di rappresentanza del
sovrano. Un tempio del fuoco è da identificarsi nella costruzione quadrata
detta Zindan-i Sulaiman. Ben conservata è la tomba di Ciro, cella
rettangolare che poggia su un basamento a sei gradoni di altezza decrescente
dal basso in alto.